In data 11 maggio 2020 a seguito delle nuove disposizioni federali Macondo a Chiasso ha potuto riaprire la struttura dedicata al reinserimento socio-professionale per ragazzi dai 18 ai 25 anni, del quale faccio parte.

 Tuttavia riapertura non vuol dire ritorno a prima: sono state adottate misure di sicurezza volte a proteggere i ragazzi, gli educatori e i maestri socio-professionali. All’arrivo a Chiasso ad ogni partecipante viene misurata la febbre, in modo da scongiurare possibili temperature corporee alte che potrebbero significare qualcosa. Per tutti i presenti vige l’obbligo di indossare la mascherina e lavarsi le mani bene. Inoltre sono stati distribuiti disinfettanti tascabili a tutti. Ovviamente non è ancora possibile lavorare come prima, si parla quindi di un ritorno graduale nel quale i ragazzi vengono chiamati a piccoli gruppetti affinché nel lavoro possano essere rispettate le distanze sociali necessarie. 

Personalmente sono contento di poter ritornare, vero che Macondo si è organizzato bene durante le chiusura per poter comunque mantenere un ritmo. (Per maggiori dettagli leggete questo articolo)

Ritornare alla normalità è necessario, chiaramente all’inizio non è stato facile ma era semplicemente questione di abitudine. Adesso che le norme sono state allentate è importante rispettarle cosicché che si possa sempre tornare alla vita di sempre.

Qui a Macondo il lavoro si è ben organizzato: l’atelier digitale permette di lavorare lo stesso e sinceramente non vedo grandi differenze nel lavoro rispetto a prima, siamo semplicemente di meno ma questo non influisce minimamente.

L’Atelier Verde prevede varie attività all’aperto, mentre l’Atelier di sartoria oltre al lavoro delle borse ha in programma anche di iniziare a produrre in piccole  quantità delle mascherine per potersi proteggere.

Abbiamo quindi ripreso e le differenze rispetto a prima a parte le ovvie norme igieniche necessarie, sono sinceramente poche. 

Sperando di poter tornare alla normalità il prima possibile, andiamo avanti così e facendo il possibile ne usciremo presto, covid-19 permettendo.